L’ambiente in cui nasce e si sviluppa la collezione è una campagna decadente ma non lontana dal mare e dalle sue attrazioni notturne: come in Io Ballo da Sola, la donna LFDE passa i suoi giorni in un oblio  malinconico e romantico, tra suoni di cicale e caldo torrido, in una solitudine ricercata, lontana dal chiasso delle spiagge, in una  Toscana chic ed esclusiva, verde e soleggiata, oppure prende vita tra le colline profumate e pittoriche della Costa Azzurra, riecheggianti quella high society degli anni ‘60 raccontate in film come Delitto al Sole, in cui la bellezza di Marie Laforet è glamour e androgina insieme, sussurrata e chic, senza esasperazioni o forzature, iconica.

Il giorno si mescola alla notte per un guardaroba libero che mixa stili diversi dando vita ad uno nuovo, fresco e femminile. Un’impronta boho chic si riconosce nei tessuti leggeri, nelle rouches e nei volumi inconsistenti e modulati tra il lungo e il corto, con spacchi e scollature profonde che scoprono la pelle. Si mescolano in un unico racconto chiffon, georgette e crepe di seta, ma anche denim.

Le stampe pervadono la tela stilistica, ormai tratto distintivo di LFDE, ma si fanno più concettuali e grafiche, per dei capi perfetti da portare tutto il giorno fino alla sera, quando invece le stampe, i bianchi innocenti su pizzo sangallo, i rossi fuoco e gli arancioni color tramonto o gli azzurri delicati e polverosi, lasciano spazio al nero, a dei look più provocatori ed edgy che si fanno sensuali, decisamente femminili e sexy.

 

I tessuti si destrutturano, tagliano, e diventano abiti lunghi cut out, trasparenti o annodati, esibizione del corpo e della femminilità più semplice e ricercata nello stesso tempo.

 

LFDE conferma con questa collezione il suo spirito al passo con i tempi, che non si lascia solo fascinare dalla bellezza dei capi e dalla costruzione che ne fa una donna nel suo stile, bensì racconta una donna che fa della sua femminilità un modo di essere, naturale e spontaneo, non mera esibizione.